“Pastorale Digitale 3.0” di Riccardo Petricca è un libro in cui, raccontando la sua storia personale, l’autore mostra il potere aggregativo della rete e illustra come dovrebbe essere utilizzato dalle comunità per condividere e migliorare le relazioni. Riccardo Petricca parte infatti dal racconto della sua vita per mostrare come il suo riavvicinamento all’Azione Cattolica coincida con un periodo di grande maturità di Internet.
Il progetto “Pastorale Digitale”, che ha ispirato il libro, non ha solo la finalità di mettere in rete i contenuti della Chiesa, ma vuole utilizzare questo strumento per entrare in contatto con i nativi digitali. Il libro è raccontato in prima persona da Riccardo Petricca. La storia si apre con un incontro dal titolo “Utilizzo di Internet nella Chiesa”: “Era il freddo inverno del 1996 quando tre giovani studenti al secondo anno di Ingegneria, appassionati di nuove tecnologie informatiche, iniziavano a scoprire e a studiare, nei bui laboratori e nelle piccolissime aule informatiche degli atenei laziali che frequentavano, di una nuova tecnologia che avrebbe di lì a poco cambiato il mondo: Internet ed il Web. Era il Mesozoico Informatico: si iniziavano a diffondere i primi Personal Computer con Windows, Google non era stata ancora fondata e Facebook non esisteva nemmeno nella mente di un bambino di nome Mark Zuckerberg” scrive l'autore.
In quell’occasione i tre giovani appassionati di tecnologia illustrano come Internet avrebbe potuto supportare e aiutare la comunicazione della Chiesa. “Fu quello probabilmente il peggiore degli incontri mai visti ed organizzati. Molti andarono via dopo pochi minuti non comprendendo nemmeno lontanamente di cosa si stesse o volesse parlare. Qualcuno che intuì l’argomento rimase scandalizzato da quei pazzi visionari&230;” aggiunge Petricca.
Da quel lontano incontro l’autore di “Pastorale Digitale 3.0” fa un salto temporale e descrive il suo distacco dall’Azione Cattolica per la ricerca di nuovi stimoli ma anche per la convinzione che certi ideali appartenessero ad un’altra epoca. Eppure, il richiamo della fede torna sempre nella sua vita. Come quando, durante un’immersione, a causa dell’inesperienza perde l’assetto e rischia di affogare.
Tuttavia, proprio quando sembra arrivata la fine, Riccardo vede uno strano riflesso e capisce che vicino a lui c'è qualcosa a cui può aggrapparsi: con grande stupore, scopre che si tratta di una Croce fissata su una roccia nel fondale. “L’immersione è finita, compensando pian piano si risale in superficie dove si può di nuovo respirare a pieni polmoni, senza erogatore. Si torna a casa, con quella Croce nel cuore, con uno spirito nuovo e con il pensiero diretto verso nuovi inesplorati lidi ed antiche rovine da riscoprire… perché se non ti immergi e resti sempre in superficie, come disse un giorno a lezione l’istruttore, ti manca qualcosa perché non vedrai mai l’altra metà del Mondo… il Mondo Sommerso” conclude Riccardo Petricca dopo aver riscoperto la fede.
“Pastorale Digitale 3.0” è la descrizione di un intenso cammino personale e nello stesso tempo è la prova che le nuove tecnologie possono dare un valido contributo all'opera di evangelizzazione nel nostro tempo.
Redazione