Con il termine Troubles si intende il conflitto che per un trentennio, dalla fine degli anni sessanta al termine degli anni novanta del XX secolo, ha sconvolto l’Irlanda del Nord e che vedeva opposti gli Irlandesi cattolici repubblicani e gli Irlandesi protestanti unionisti.
A Belfast boy è un libro autobiografico che racconta la storia dell’autore Michael Phillips, cresciuto all’interno di quegli anni di fuoco, e gli strascichi che i Troubles hanno lasciato nella società nordirlandese, nel Regno Unito e anche nell’intero Vecchio Continente.
Una vicenda poco raccontata o raccontata superficialmente dai media italiani del tempo – e oggi, di fatto, dimenticata – che Michael Phillips, classe 1975, scrittore giramondo, porta a conoscenza dei lettori grazie all’interessamento di Homeless Book.
L’autore ha provato sulla sua pelle la tensione di quegli anni quando nel 1996 fu tratto in arresto per la vicinanza ai movimenti sovversivi dell’IRA, l’Irish Republican Army (letteralmente Esercito repubblicano irlandese).
“Ricordo anche che mi disse di non opporre resistenza alla raccolta delle impronte digitali o mi avrebbe spezzato le dita. Mi limitai a guardarlo pensando che fosse patetico, e comunque avevo già capito che se si fossero messi a fare i duri con me di sicuro non mi avrebbero avvisato in anticipo.”
La complicata vicenda dell’arresto dell’autore – durato quindici mesi e uguale a quella di tanti che finirono in carcere con accuse spesso assai sommarie se non false – occupa interamente la seconda parte dell’opera che confluisce in un epilogo aperto in cui vengono messi sotto la lente i recenti avvenimenti della Brexit (cui è dedicato l’epilogo dal titolo eloquente “Perché la Brexit potrebbe ucciderci”) che a breve potrebbero riaccendere gli animi in Irlanda del Nord.
A Belfast boy (tradotto da Silvia Agogeri) è la storia di un ragazzo cresciuto in mezzo agli scontri, una realtà dura che o ti piega oppure fa esplodere in te la forza. Un diario intimo che scava a fondo nella “guerra sporca” dell’Irlanda del Nord in cui la cronaca si intreccia con la politica del tempo raggiungendo la realtà dei giorni nostri. L’instabilità politica in Irlanda del Nord, infatti, sta ravvivando vecchi rancori e spingendo i paramilitari a riorganizzarsi perché l’ascia di guerra delle tensioni dei Troubles, conclusosi ufficialmente nel 1998 con la Pace del venerdì santo, non è mai stata seppellita.