Blu Stanzessere è il primo romanzo di Roberta Zanzonico, scrittrice originaria di Velletri. Un romanzo breve incentrato sulla forza preponderante dei ricordi che prendono la scena nelle stanze, nei luoghi quasi irreali in cui un protagonista, catapultatovi, si troverà a vagare.
Prima fu l’odore del mare. Poi furono passi ovattati. E mi svegliai con il volto a terra. Spostai lo sguardo a destra e sinistra, poi dietro di me. Intravidi una luce intermittente e dondolante illuminarmi dal soffitto. Anche il pavimento dondolava. Rivolsi lo sguardo al mio braccio che si adagiava a terra e notai il ripetersi di goccia sulla mano che mi aveva svegliato. I passi erano diventati nitidi: si avvicinavano senza esitare.
L’ambiente in cui si sviluppa la storia è un luogo chiuso, articolato, dalla struttura incomprensibile.
Il guardiano di questo posto sospeso, una sorta di Virgilio, avvertirà l’uomo al suo fianco che sta per cominciare un viaggio in una serie di corridoi e di stanze che si ripetono in un autentico labirinto onirico. Ma chi incontreranno nelle stanze?
Qui ci sono delle stanze. In ogni stanza ci sono una donna e il momento in cui è rimasta. Ogni stanza è uno stanzessere. È un momento, un rimpianto, un ricordo. Ogni stanzessere basta a se stesso, è perfetto così. Ascolta bene. Lo stanzessere è un posto che non si può spiegare, quindi dovrai vedere ogni stanzessere, seguirai sempre me, non entrerai in nessun posto da solo. Hai capito?
Con una scrittura lirica, quello scritto da Roberta Zanzonico è un racconto che ricorda in qualche modo Il marinaio di Pessoa con le donne avvolte dai loro dolori e ricordi che si mescolano nello spazio fuori dal tempo del blu stanzessere.