Il nuovo romanzo di Franco Casadidio, ambientato interamente nel Novecento, il cosiddetto “secolo breve”, parte con la fine della Grande guerra e quindi con i trattati di pace di Versailles del 1919 che identificano nella Germania la nazione che più di ogni altra esce sconfitta e umiliata dal conflitto appena concluso. Ed è proprio alla latitudine di Berlino che si svolge la storia.
Qui due giovani, Jürgen e Sara, cominciano una tenera storia d’amore inconsapevoli di ciò che il fato sta riservando alla Germania; un periodo destinato a entrare nel grande libro della storia e a segnare il secolo. Jürgen è un autentico tedesco, erede dei von Schotze, un’aristocratica famiglia bavarese, mentre Sara è figlia di una benvoluta famiglia di origini ebraiche. La loro relazione non può esistere nella Germania conquistata da Hitler e dal suo partito nazionalsocialista dopo le famigerate elezioni federali tedesche del 1933, l’inizio della marcia verso l’abisso. Il piano antisemita e ultranazionalista predicato dal Führer è ben chiaro e non ammette deroghe.
Sconvolti dal repentino cambio del vento, i due giovani innamorati proveranno a tener vivo il loro amore, nonostante i divieti assoluti del regime, nonostante le idee sempre più distanti.
“Ma io non discuto la tua scelta Jürgen, so bene quanto la carriera militare abbia segnato da sempre la vita della tua famiglia. Quello che non capisco è perché scegliere di arruolarsi nelle SS? Perché non l’esercito, la Wehrmacht? Perché proprio le SS?”
Non saranno gli unici personaggi dell’opera, quelli che faranno da sfondo alla narrazione degli eventi – piccole storie all’interno della grande Storia –, perché ne Il volo del canarino si intrecciano le storie di molti altri soggetti colpiti dalle folate della storia, personaggi “veri, autentici, credibili, perfettamente inseriti nel contesto di riferimento”.
La ricostruzione storica di Franco Casadidio è accurata, composta passo dopo passo, in ordine cronologico, perciò potremmo definire senza paura di cadere in scivoloni il libro un romanzo storico.
Un libro che ha l’essenziale compito di tenere viva la memoria di perpetuare una pagina nera della nostra storia che non dovrà mai essere dimenticata affinché tali giorni rimangano impressi soltanto sui libri e non tornino più.
La narrazione percorre i decenni, giungendo in prossimità del termine della Guerra Fredda, svelando una trama basata sull’amore che può vincere ogni distanza, fisica e psicologica, e sul riscatto degli esseri umani che, travolti dalle ideologie imperanti del loro tempo, possono tornare indietro e trovare una, seppur minima, occasione di riscatto se non già sociale, perlomeno personale.