La Strada di Corman McCarthy
- 14 Agosto 2015
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Un uomo, un bambino, una strada lunga e desolata. Lungo la strada uomini che sono una mostruosa caricatura dell'umanità. Questi sono gli ingredienti di La strada di Corman McCarthy, un romanzo che lascia il segno, toccante come pochi romanzi riescono ad essere.
Lo scenario del romanzo è un mondo post apocalittico, devastato probabilmente da una catastrofe nucleare. Un uomo e un bambino senza nome, un padre e un figlio qualunque, si muovono lungo la strada, diretti verso sud. Non si sa a cosa li porterà, ma è imperativo percorrerla, senza fermarsi se non per procurarsi cibo e altri generi di prima necessità. Lungo la strada non c'è molta vita umana e manca del tutto quella animale. Se si incontra qualcuno la miglior cosa da fare è scappare, perchè non si sa più di chi ci si può fidare. Quello che rendeva l'uomo umano anche nelle situazioni più drammatiche, qui è totalmente assente. Non c'è solidarietà, non c'è pietà, e domina soltanto l'istinto di sopravvivenza. Gli uomini sono degli zombie, senza cuore nè sentimento. Ciascuno è solo contro tutti. Ma il bambino, anima candida, mostra ancora di provare compassione verso il prossimo, aprendo uno spiraglio di speranza in tanta desolazione.
A differenza degli altri romanzi distopici e post-apocalittici, La strada non fornisce nessuna speranza ai sopravvissuti. Non c'è spirito di aggregazione, anche nella lotta contro un comune nemico. Ognuno è solo e deve arrangiarsi da solo. La vita non ha un senso, perchè non c'è più nessuno con cui condividerla. Eppure staccarsi da essa non è facile, prevale l'istinto di conservazione. Anche se manca ogni speranza, anche se è tutto inutile. E per difenderla con le unghie e con i denti questa vita ormai inutile si diventa cattivi, si diventa feroci.
Il romanzo è lento, come è lenta la marcia dei due protagonisti. Il romanzo è povero di dialoghi, perchè in un mondo così non c'è più niente da dire. Il romanzo non è denso di avvenimenti, perchè ogni giorno è uguale al precedente. Eppure non riesci a smettere di leggerlo perchè è commovente e ti colpisce subito al cuore, sin dalle prime pagine.
Da leggere perchè:
- è commovente
- fa riflettere sulla fragilità dell'uomo
- fa capire che senza solidarietà non c'è speranza