S.La Bella A.Lo Manto|St. Loius – Il Coraggio di un Capitano
- 27 Gennaio 2021
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- RecensioniLibri.org
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La memoria è effimera, impalpabile vuota.
Quando sembra sia lì lì per sparire nella nebbia, imperativa riaffiora. Limpida, come se mai si fosse davvero dileguata nel nostro pensiero. Viva e vitale. Spessa e pesante, ingombrante.
Primo Levi la definiva
“uno strumento molto strano, uno strumento che può restituire, come il mare, dei brandelli, dei rottami, magari a distanza di anni.”
Brandelli che sono storie, semplici, che spesso vengono dimenticate. Poco note: relegate “a un passato” lontano e a un passato di “altri”. Poco più di una favoletta da raccontare a tempo perso o per noia.
Che non ci riguarda.
Per molti la giornata dedicata alla memoria il 27 gennaio di ogni anno, è poco più di questo. Una necessità di quei pochi “vecchi” sottili quasi trasparenti che ancora ostinatamente ricordano la guerra, le deportazioni, le leggi raziali. Per i giovani (non tutti) , invece, è quasi un “dovere” distratto, imposto che di anno in anno acquista sempre meno valore.
Poi accade che in un momento come quello contemporaneo, strano e diverso ti capiti tra le mani un libro che è novella grafica, e che si rivela inaspettato e più che mai attuale, immediato, evidente, semplice.
E’ il testo edito da RoundRobin Editore 2021 “St. Loius – Il Coraggio di un Capitano” di Sara La Bella e Alessio Lo Manto in uscita proprio il 27 gennaio 2021, in occasione della Giornata della Memoria.
E' qui che la memoria fa e fa fare il balzo a quel rottame consunto che galleggia distratto su un oceano scuro. Lo illumina facendolo diventare attuale, concreto, contemporaneo.
La storia raccontata a Graphic novel da Sara La Bella e disegnata da Alessio Lo Manto è di quelle poco note, ma ha tutti i tratti classici di mille altre ricordate in film e testi più “famosi” .
1939 tarda primavera. Un gruppo di Ebrei (963) un comandante (Gustav Schröder) un TransAtlantico (St. Loius) in rotta da Amburgo a Cuba.
Un obiettivo: condurre in salvo gli Ebrei dalle persecuzioni del III Reich, ovviamente a seguito di lauto biglietto.
Tra rifiuto e speranza di accoglienza (paradigma tra il passato e l’attuale), i 963 Ebrei, perseguitati per razza e per sospetto, si trovano rimbalzati in una doppia diaspora che li fa profughi e reietti in entrambe le coste dell’Atlantico. Rigettati, rifiutati, respinti. In una condanna che li considera ingombro non degno di soccorso.
Riaccolti in malo modo tra Olanda, Belgio, Francia per alcuni la sorte sarà scontata. Per altri la sopravvivenza sarà sofferenza, per altri ancora la continua fuga diverrà inevitabile fino a guerra finita e oltre.
Nello sfogliare, risfogliare leggere o solo “guardare” le immagini di questa piccola (per dimensioni) opera, traspare innegabile il vero significato del ricordare.
Il vero significato di MEMORIA.
Di come una “giornata” a lei dedicata non sia solo “Ricordiamo la Shoah, i deportati politici, i disadattati, i gay, i Rom i perseguitati morti per stenti per freddo o peggio per gli esperimenti nei molti campi di sterminio e di concentramento che popolarono l’Europa tra gli anni 30 e 40 del 900&243;
Va OLTRE.
Ci viene chiesto di riconoscere attraverso la Shoah del passato le Shoah di oggi: ancora rivolte agli ebrei e dilatate a ogni “diverso”, per pelle e condizione del suo essere e della sua vita.
Il pungolo e il compito che ci detta la MEMORIA è limpido:
“Domandati se chi hai di fronte sia degno di accoglienza, di supporto di aiuto Domandati se QUESTO E' UN UOMO.”
Poco importa se sta attraversando un confine fatto di neve o di acqua, che preghi un Dio diverso dal tuo o abbia la pelle di un altro colore.
E’ un uomo. Un uomo che ha bisogno di un suo simile per risollevarsi, essere capito, riacquistare rispetto e dignità.
Il Graphic novel di La Bella e Lo Manto in tutto questo si rivela “pietra di inciampo.
Con un racconto grafico dal tratto acuto che punge l’occhio nello scorrere il disegno e con un dialogo lineare asciutto che ribadisce ricostruendole le realtà accadute, conducono il lettore adulto e ragazzo a tralasciare quella &220;abitudine&221; morale all'indifferenza.
Quell'indifferenza che è più colpevole della violenza stessa. Che è apatia morale di chi si volta dall'altra parte: e succede anche oggi verso il razzismo e altri orrori del mondo. La memoria vale proprio per questo: vaccino gratuito contro l'indifferenza. & Liliana Segre &
27 Gennaio 2121. Giornata della Memoria.
Spazio promozionale. Vuoi una presentazione professionale? Clicca qui
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S.La Bella A.Lo Manto|St. Loius – Il Coraggio di un Capitano
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La memoria è effimera, impalpabile vuota.
Quando sembra sia lì lì per sparire nella nebbia, imperativa riaffiora. Limpida, come se mai si fosse davvero dileguata nel nostro pensiero. Viva e vitale. Spessa e pesante, ingombrante.
Primo Levi la definiva
“uno strumento molto strano, uno strumento che può restituire, come il mare, dei brandelli, dei rottami, magari a distanza di anni.”
Brandelli che sono storie, semplici, che spesso vengono dimenticate. Poco note: relegate “a un passato” lontano e a un passato di “altri”. Poco più di una favoletta da raccontare a tempo perso o per noia.
Che non ci riguarda.
Per molti la giornata dedicata alla memoria il 27 gennaio di ogni anno, è poco più di questo. Una necessità di quei pochi “vecchi” sottili quasi trasparenti che ancora ostinatamente ricordano la guerra, le deportazioni, le leggi raziali. Per i giovani (non tutti) , invece, è quasi un “dovere” distratto, imposto che di anno in anno acquista sempre meno valore.
Poi accade che in un momento come quello contemporaneo, strano e diverso ti capiti tra le mani un libro che è novella grafica, e che si rivela inaspettato e più che mai attuale, immediato, evidente, semplice.
E’ il testo edito da RoundRobin Editore 2021 “St. Loius – Il Coraggio di un Capitano” di Sara La Bella e Alessio Lo Manto in uscita proprio il 27 gennaio 2021, in occasione della Giornata della Memoria.
E' qui che la memoria fa e fa fare il balzo a quel rottame consunto che galleggia distratto su un oceano scuro. Lo illumina facendolo diventare attuale, concreto, contemporaneo.
La storia raccontata a Graphic novel da Sara La Bella e disegnata da Alessio Lo Manto è di quelle poco note, ma ha tutti i tratti classici di mille altre ricordate in film e testi più “famosi” .
1939 tarda primavera. Un gruppo di Ebrei (963) un comandante (Gustav Schröder) un TransAtlantico (St. Loius) in rotta da Amburgo a Cuba.
Un obiettivo: condurre in salvo gli Ebrei dalle persecuzioni del III Reich, ovviamente a seguito di lauto biglietto.
Tra rifiuto e speranza di accoglienza (paradigma tra il passato e l’attuale), i 963 Ebrei, perseguitati per razza e per sospetto, si trovano rimbalzati in una doppia diaspora che li fa profughi e reietti in entrambe le coste dell’Atlantico. Rigettati, rifiutati, respinti. In una condanna che li considera ingombro non degno di soccorso.
Riaccolti in malo modo tra Olanda, Belgio, Francia per alcuni la sorte sarà scontata. Per altri la sopravvivenza sarà sofferenza, per altri ancora la continua fuga diverrà inevitabile fino a guerra finita e oltre.
Nello sfogliare, risfogliare leggere o solo “guardare” le immagini di questa piccola (per dimensioni) opera, traspare innegabile il vero significato del ricordare.
Il vero significato di MEMORIA.
Di come una “giornata” a lei dedicata non sia solo “Ricordiamo la Shoah, i deportati politici, i disadattati, i gay, i Rom i perseguitati morti per stenti per freddo o peggio per gli esperimenti nei molti campi di sterminio e di concentramento che popolarono l’Europa tra gli anni 30 e 40 del 900&243;
Va OLTRE.
Ci viene chiesto di riconoscere attraverso la Shoah del passato le Shoah di oggi: ancora rivolte agli ebrei e dilatate a ogni “diverso”, per pelle e condizione del suo essere e della sua vita.
Il pungolo e il compito che ci detta la MEMORIA è limpido:
“Domandati se chi hai di fronte sia degno di accoglienza, di supporto di aiuto Domandati se QUESTO E' UN UOMO.”
Poco importa se sta attraversando un confine fatto di neve o di acqua, che preghi un Dio diverso dal tuo o abbia la pelle di un altro colore.
E’ un uomo. Un uomo che ha bisogno di un suo simile per risollevarsi, essere capito, riacquistare rispetto e dignità.
Il Graphic novel di La Bella e Lo Manto in tutto questo si rivela “pietra di inciampo.
Con un racconto grafico dal tratto acuto che punge l’occhio nello scorrere il disegno e con un dialogo lineare asciutto che ribadisce ricostruendole le realtà accadute, conducono il lettore adulto e ragazzo a tralasciare quella &220;abitudine&221; morale all'indifferenza.
Quell'indifferenza che è più colpevole della violenza stessa. Che è apatia morale di chi si volta dall'altra parte: e succede anche oggi verso il razzismo e altri orrori del mondo. La memoria vale proprio per questo: vaccino gratuito contro l'indifferenza. & Liliana Segre &
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