I due racconti contenuti nel volume di Marino Magliani si intitolano Sabbia e Le notti di Sorba, e sono tratti da Carlo Paz e altre mitologie private (Amos Edizioni, 2016), un’altra opera dello scrittore e traduttore ligure.
Con l’obiettivo comune della ricerca nostalgica delle memorie disperse nel tempo, i due racconti autobiografici definiscono due fasi dell’esistenza: il presente e il passato. Un presente difficile da definire, non ancora assimilato e quindi poco chiaro, e un passato coperto da uno strato di sabbia, che fa ricordare di sé soltanto frammenti che ci appaiono importanti più di quanto non potessero apparire nel momento in cui si svolgevano, quando rappresentavano il presente.
La sabbia e le notti non ha un unico luogo, ma si svolge in vari punti, diversi per cultura e paesaggio, come il quartiere di Zeewijk, nei sobborghi artificiosi di Amsterdam, o la Liguria di Ponente, luoghi cari a Magliani, luoghi che non fanno soltanto da sfondo ma che diventano autentici personaggi della storia, posti in cui l’autore ha vissuto e a cui è legato – si evince dalla lettura – da un affetto non scioglibile.
“Allora scendeva dalle colline, camminava sulla sabbia e aspettava le onde e la sera, le mani sui fianchi, come si stava in Liguria. Ma erano le onde e le sere che avevano aspettato lui, e l’emozione diventava subito una specie di inquietudine.”
Altro tema importante della raccolta, di fatti, è il ritorno a casa, il nostos della letteratura greca, che prende forza nelle parole del protagonista nel corso del secondo racconto Le notti di Sorba. In quest’ultimo, che occupa la maggior parte del volume, il protagonista ripensa alla sua Dolcedo, “quel bellissimo paese pieno di arcate e carruggi, logge e mulini”, e all’infanzia perduta con la necessità di emigrare e lasciare la terra natia.
Marino Magliani, già autore di romanzi editi da marchi di rilievo come Longanesi e Chiarelettere e finalista del Premio Bancarella 2019 con Prima che te lo dicano altri (Chiarelettere, 2018), compone un’opera armoniosa, in cui i due racconti si intrecciando diventando elementi di un unico discorso.
Con la prosa lirica fusa alle atmosfere più oniriche della notte, La sabbia e le notti, tradotto nelle pagine francesi da Julie Biasucci, è un viaggio al centro della notte che cela dentro sé una intensa malinconia del passato e uno spirito illuminato che non vuole smettere di sognare.