«Ogni persona ha le sue prigioni, mentali, fisiche, ma forse le prigioni sono ovunque. Sta a noi evaderle. Ognuno ci convive ma chi ha abbastanza forza riesce ad andare oltre […] Per amare la vita bisogna tradire le aspettative. Guardati intorno e guardati da chi si professa libero. Il sapore della libertà è la paura. Il coraggio ti aiuterà in questa notte tenebrosa che sta arrivando e domani rivedrai l’alba, un’alba rosso sangue».
“LAƏ Los Angeles escape” di Mauro Fornaro è un romanzo ricco d’azione ma egualmente denso di spunti di carattere esistenziale e di approcci a tematiche sociali di estrema importanza, come i diritti delle persone transgender e le difficili condizioni degli immigrati in America; ciò rende l’opera un interessante ibrido in cui si mescolano tensione e riflessione.
Il libro è inoltre arricchito da numerose fotografie delle opere pittoriche di Oscar Magallanes, un talentuoso artista losangelino di origini sudamericane. Il protagonista della storia è John, un italoamericano con un passato molto difficile alle spalle; ne veniamo a conoscenza grazie a un lungo flashback in cui si contestualizza la sua vicenda di vita: rimasto orfano da bambino a causa del violento assassinio dei suoi genitori per mano di un boss della malavita, egli cresce soffrendo di sindrome d’abbandono e di mutismo selettivo.
Ad aiutarlo nel suo percorso di guarigione saranno le arti marziali, che faranno di lui un giovane uomo atletico e forte nella mente e nel fisico; è così che lo incontriamo, impegnato a salvarsi la vita. Sì, perché a quanto pare John i problemi con la malavita li ha nel sangue: per un semplice e comprensibile gesto di stizza nei confronti di un ragazzo che lo spinge per passare avanti nella fila alla cassa di un supermercato, il protagonista si ritrova malmenato, rapito e legato a testa in giù in una lurida officina. Quel ragazzo è il figlio di un boss della mafia locale, e il potente uomo chiede giustizia per “l’affronto” perpetrato da John; il prezzo da pagare per risarcirlo è la sua stessa vita: il protagonista, però, vende cara la pelle e si ribella. Questo suo gesto porterà ad altre conseguenze, e lo condurrà a vivere in un contesto in cui dominano la violenza e la prevaricazione ma in cui, sorprendentemente, troverà anche l’amore.
Mauro Fornaro imbastisce una trama talmente coinvolgente che il lettore prova subito partecipazione ed empatia verso ciò che accade allo sfortunato protagonista, e non può fare a meno di pensare continuamente a cosa avrebbe fatto in quell’assurda situazione.
Redazione
«Ogni persona ha le sue prigioni, mentali, fisiche, ma forse le prigioni sono ovunque. Sta a noi evaderle. Ognuno ci convive ma chi ha abbastanza forza riesce ad andare oltre […] Per amare la vita bisogna tradire le aspettative. Guardati intorno e guardati da chi si professa libero. Il sapore della libertà è la paura. Il coraggio ti aiuterà in questa notte tenebrosa che sta arrivando e domani rivedrai l’alba, un’alba rosso sangue».
“LAƏ Los Angeles escape” di Mauro Fornaro è un romanzo ricco d’azione ma egualmente denso di spunti di carattere esistenziale e di approcci a tematiche sociali di estrema importanza, come i diritti delle persone transgender e le difficili condizioni degli immigrati in America; ciò rende l’opera un interessante ibrido in cui si mescolano tensione e riflessione.
Il libro è inoltre arricchito da numerose fotografie delle opere pittoriche di Oscar Magallanes, un talentuoso artista losangelino di origini sudamericane. Il protagonista della storia è John, un italoamericano con un passato molto difficile alle spalle; ne veniamo a conoscenza grazie a un lungo flashback in cui si contestualizza la sua vicenda di vita: rimasto orfano da bambino a causa del violento assassinio dei suoi genitori per mano di un boss della malavita, egli cresce soffrendo di sindrome d’abbandono e di mutismo selettivo.
Ad aiutarlo nel suo percorso di guarigione saranno le arti marziali, che faranno di lui un giovane uomo atletico e forte nella mente e nel fisico; è così che lo incontriamo, impegnato a salvarsi la vita. Sì, perché a quanto pare John i problemi con la malavita li ha nel sangue: per un semplice e comprensibile gesto di stizza nei confronti di un ragazzo che lo spinge per passare avanti nella fila alla cassa di un supermercato, il protagonista si ritrova malmenato, rapito e legato a testa in giù in una lurida officina. Quel ragazzo è il figlio di un boss della mafia locale, e il potente uomo chiede giustizia per “l’affronto” perpetrato da John; il prezzo da pagare per risarcirlo è la sua stessa vita: il protagonista, però, vende cara la pelle e si ribella. Questo suo gesto porterà ad altre conseguenze, e lo condurrà a vivere in un contesto in cui dominano la violenza e la prevaricazione ma in cui, sorprendentemente, troverà anche l’amore.
Mauro Fornaro imbastisce una trama talmente coinvolgente che il lettore prova subito partecipazione ed empatia verso ciò che accade allo sfortunato protagonista, e non può fare a meno di pensare continuamente a cosa avrebbe fatto in quell’assurda situazione.
Redazione