
Noi, I Ragazzi dello Zoo di Berlino di Christiane F.
- 11 Luglio 2015
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- La Ladra di Libri
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Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino è un romanzo scioccante. E' la drammatica storia di Christiane F., una normale adolescente che viene risucchiata dal mondo della droga nella fagocitante Berlino degli anni Settanta. Una storia che viene raccontata direttamente dalla protagonista, che anagraficamente è ancora solo una bambina, con un linguaggio che mostra come la sua esperienza l'abbia costretta a crescere molto in fretta.
Gli anni Ottanta sono stati gli anni dell'eroina. Quando ero bambina non era raro trovare per strada siringhe abbandonate. Questo fenomeno si è rarefatto a partire dagli anni Novanta, allontanando me e la mia generazione da questa terribile piaga. Quando ho letto Noi, I Ragazzi dello Zoo di Berlino ho capito bene che cosa avrebbe potuto significare essere nata solo un decennio prima. La storia autobiografica di Christiane è davvero raccapricciante. La protagonista è solo una bambina quando entra nella spirale della droga, alla quale si avvicina frequentando i normali luoghi di ritrovo dei ragazzi della sua età. Ha infatti solo 13 anni quando incomincia la sua discesa verso il mondo della droga, dal quale riuscirà ad uscire, con grande difficoltà e fatica, solo a 16 anni, momento in cui si chiude questa autobiografia. Ma siamo proprio sicuri che ne sia uscita veramente? E' quello che il lettore, profondamente impressionato da questa scioccante esperienza, spera di cuore. Ma Christiane, a distanza di anni, ci ha fatto conoscere il seguito della sua storia ( che poi è la sua vita), attraverso una seconda autobiografia, in cui ci racconta cosa le è capitato negli ultimi 30 anni. Anche se il secondo romanzo non colpisce come il primo (è stato scritto direttamente dalla protagonista, mentre Noi, I Ragazzi dello Zoo di Berlino si basa su delle interviste registrate , ma fu concretamente scritto da due giornalisti professionisti), fa luce sulla vita di Christiane, che non è stata affatto rosea tra ricadute nel mondo della droga e inevitabili problemi di salute e sociali legati alla sua passata tossicodipendenza. Il lieto fine che tutti ci auguravamo per la ragazzina Christiane, in realtà non esiste, a riprova che l'eroina ti entra dentro e diventa parte di te, anche quando smetti di bucarti.
E' sconvolgente notare la cecità o l'impotenza dei genitori di questi ragazzi, che non si accorgono della trasformazione che l'eroina esercita sui loro figli o che non sanno cosa fare di fronte a questa piaga e spesso si limitano a non fare nulla. La madre della nostra protagonista cerca in un primo momento di reagire, ma finisce con l'arrendersi, spedendo una Christiane, che secondo lei non vuole assolutamente smettere con l'eroina, a vivere con suo padre. Christiane però trova sempre il modo di procurarsi la droga, anche quando viene tenuta letteralmente sotto chiave da suo padre. Non c'è niente infatti che possa fermare un tossico, quando è a rota. L'eroina è totalizzante e diventa la priorità assoluta nella vita di chi ne è schiavo. Non esistono affetti, non esistono valori. Così Christiane, tra i tredici e i quindici anni, si abbassa a rubare e a prostituirsi per procurarsi la sua dose quotidiana. Nei momenti più gravi della sua dipendenza arriva ad iniettarsi nelle vene quotidianamente una quantità di droga che potrebbe uccidere chiunque non fosse un tossicodipendente; per acquistarla arriva a guadagnare, attraverso furti e prostituzione, somme degne di un manager di una grande azienda. Ma intorno alla nostra protagonista ruota un intero universo di personaggi impressionanti: ragazzini come lei, assuefatti alla droga, morti che camminano in attesa di diventare morti e basta; adulti senza morale, pervertiti e sfruttatori, che sfruttano la dipendenza di questi ragazzini in maniera indegna.
Noi, I Ragazzi dello Zoo di Berlino è una storia nuda e cruda, che sconvolge, segna e fa riflettere. Assolutamente da leggere, anche se può turbare gli animi sensibili. Bellissimo anche il Film, che ripercorre e fa rivivere abbastanza fedelmente le atmosfere del romanzo. Da evitare invece un romanzo dello stesso filone, ma che è probabilmente un falso: Alice, I Giorni della Droga. Questo romanzo è scritto malissimo e racconta una storia inverosimile, che non ha nulla a che vedere con il freddo realismo di Noi, I Ragazzi dello Zoo di Berlino .
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