Tess dei d’Urbervilles di Thomas Hardy
- 10 Agosto 2015
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Tess dei d'Urbervilles di Thomas Hardy è un romanzo di cui si è iniziato a parlare molto in seguito alla citazione che ne viene fatta in 50 sfumature di grigio. Per l’occasione Mondadori ne ha anche proposto un’edizione la cui copertina richiama quella della famosa trilogia. Ma era proprio necessario? Voler creare una relazione tra le due opere mette sinceramente i brividi perchè Tess dei d’Urbervilles è un romanzo bellissimo, alta letteratura, che non può essere accostato ad un’opera di puro intrattenimento. Ho adorato questo romanzo, anche se ho un’interpretazione un po’ particolare per esso.
Tess Durbeyfield è poco più che una bambina quando viene inviata dalla sua famiglia a reclamare un presunto legame di parentela con la facoltosa famiglia dei d’Urbervilles. Inizialmente rifiuta di andare, ma quando il cavallo, unica fonte di reddito per la sua famiglia, muore a causa sua, si sente in colpa e decide di partire. Qui incontra il suo presunto cugino Alec, che cerca in tutti i modi di sedurla, alla fine riuscendoci (oggi sarebbe considerato stupro, ma all’epoca c’era un modo diverso di vedere le cose). Tess ritorna a casa, con in grembo il figlio di Alec, che muore appena nato e viene sepolto in terra sconsacrata, in quanto non è stato battezzato.
A questo punto Tess si reca a lavorare presso un caseificio, dove incontra Angel, che si innamora di lei. Tess ricambia il sentimento di Angel, però rifiuta di sposarlo, a causa del segreto che cela nel suo cuore. Alla fine accetta, ma vuole rivelargli tutto. Riesce a farlo solo la prima notte di nozze, quando anche Angel le confessa di aver avuto una relazione con una donna poco raccomandabile. Tess è convinta che Angel prenderà bene la sua rivelazione, ma si sbaglia di grosso perchè reagisce molto male e si allontana da lei partendo per il Brasile e lasciandola nell’indigenza.
Nel frattempo ricompare Alec, nelle vesti di ministro di Dio, ma la sua conversione è fragile e appena rivede Tess riaffiora la sua antica passione. Adesso però vuole rimediare al male che le ha fatto in passato, vuole sposarla e liberarla dalla sua condizione di miseria, ma lei rifiuta ripetutamente le sue avance, anche quando la situazione finanziaria della sua famiglia precipita in seguito alla morte del padre.
Quando alla fine Tess cede alla sua insistenza, Angel torna in Inghilterra pentito di averla abbandonata e pronto per ricominciare una nuova vita con lei. Ma per Tess è troppo tardi ormai, perchè ha sposato Alec, nonostante il suo cuore sia ancora di Angel. Con un gesto estremo si libera del suo persecutore, uccidendolo con un coltello. Fugge infine con Angel attraverso l’Inghilterra, per essere poi catturata presso Stonehenge ed essere giustiziata.
Tess dei d’Urbervilles sarà pure un romanzo bellissimo, ma a me fa molto incazzare. La protagonista, che è un personaggio ben delineato e a tutto tondo, non mi ispira nemmeno un po’ di simpatia o solidarietà. Secondo me e un personaggio fa scelte sbagliate dall’inizio alla fine del romanzo.
Tradizionalmente si ritiene Tess vittima di un avverso destino. Io non sono affatto d’accordo con questa visione. Tess è vittima dei due uomini della sua vita, ma soprattutto delle sue stesse scelte. Gli uomini della sua vita sono entrambi in un certo qual modo crudeli con lei, ma le scelte che Tess fa di conseguenza alle loro azioni la conducono alla rovina. Tess è una martire volontaria senza una causa per cui lottare, una di quelle donne che si crogiolano nella sofferenza, senza cercare di riscattare la propria vita.
Alec incarna il vizio, mentre Angel incarna la nobiltà d’animo e la purezza di sentimenti. Eppure, per come la vedo io, Alec è il buono della situazione ed Angel è il cattivo. Alec seduce Tess, ma non intende abbandonarla, anche se in un primo momento non è pronto a sposarla e fare di lei una donna rispettabile. Quando ricompare nella sua vita invece vuole sposarla, si preoccupa sinceramente per lei e cerca in tutti i modi di aiutarla. Alec è la tipologia di personaggio che preferisco, il personaggio moralmente inaccettabile che si dimostra più umano di altri personaggi considerati integerrimi. Quello che ama sinceramente una donna per quello che è realmente, non per quello che crede che sia (avete presente Rhett Butler di Via con Vento?). Angel al contrario è un personaggio odioso. Moralista fino all’eccesso, si innamora dell’immagine di Tess che si è costruito nella sua testa, senza cercare mai di capire realmente chi è la donna che ha al suo fianco. E’ talmente ossessionato dai suoi ideali di purezza che non riesce a vedere le doti di Tess, che la rendono migliore della più casta delle fanciulle. E quando viene messo di fronte alla realtà non esita ad abbandonare Tess, lasciandola in condizioni misere, per andarsi a leccare in solitudine le sue ferite da maschio ferito nell'orgoglio.
Tess è onesta, di un’onestà che non viene ripagata. Non sarebbe tenuta a raccontare ad Angel del suo passato, cosa che tra l’altro sua madre gli aveva suggerito di non fare perchè in fondo così fan tutte e bisogna pur sopravvivere in una società maschilista come quella vittoriana. Ha tutte le virtù di una persona onesta e pura di cuore, fa tanta rabbia vederla così denigrata da Angel. Lei dona a lui la sua eterna dedizione, ed io non capisco perchè. E’ un atteggiamento profondamente masochista quello di Tess, che per molto, troppo tempo rimane legata ad Angel nonostante lui sia sparito dalla sua vita. Le lettere che gli scrive pregandolo di tornare sono qualcosa di veramente umiliante. Il suo spirito di abnegazione è tale che, dopo la fatale rivelazione, pensa anche di uccidersi, per liberarlo dalla sua ormai scomoda presenza.
Ti ubbidirò come la tua schiava infelice, anche se tu mi dicessi di distendermi qui e di morire.
Tess si comporta come una persona con una bassa autostima. Lei pensa di non valere nulla e di non meritare nulla dalla vita, e si comporta con totale abnegazione. E’ un personaggio molto complesso, ma è una donna totalmente senza carattere. Il primo sbaglio che fa è quello di raccontare tutta la verità ad Angel. Lei è un personaggio onesto, quindi deve farlo per mantenere intatta la sua integrità. Anche se lei è ingenua, lo capisce bene che la cosa avrebbe avuto delle ripercussioni. Infatti se non ne fosse stata consapevole non sarebbe stata per lei una decisione tanto sofferta. Una volta sganciata la bomba poi non lotta nemmeno per un secondo per tenerlo legato a sè. Lei vuole Angel più di ogni altra cosa al mondo, eppure non fa niente per riaverlo. E’ completamente in balia degli eventi. Poi viene trattata malissimo da lui. E ancora una volta non mostra una briciola di carattere. Si umilia per lui in maniera incredibile.
Accetto queste condizioni, Angel; tu lo sai meglio di me quale deve essere la mia punizione.
Per come la vedo io Tess è una donna che vuole espiare una colpa che non ha commesso. Una donna che cerca volontariamente l’infelicità, legandosi ad un uomo, il presunto buono della situazione, che la disprezza e la umilia e rifiutando l’altro uomo, il presunto cattivo, che mostra dall’inizio alla fine una grande devozione verso di lei. Forse proprio il passato da casanova di Alec gli permette di apprezzare le virtù di Tess, che Angel è incapace di vedere. In pratica è uno che ha una certa esperienza con le donne, e sa riconoscerne il valore. Tess è abituata al duro lavoro, non la spaventa darsi da fare per sopravvivere, quindi non si lascia tentare dagli agi che una vita con Alec le potrebbe offrire. Infatti non credo che sia per questo motivo che alla fine accetta il suo corteggiamento. Credo che lo faccia piuttosto ancora una volta per punirsi, perchè lei disprezza profondamente Alec (chissà poi perchè) e stare al suo fianco è un altro elaborato sistema per autoinfliggersi sofferenza. Ma la cosa veramente assurda di Tess e come possa continuare a nutrire questo odio verso questo uomo che è così estremamente gentile e appassionato con lei. Qualsiasi donna sana di mente si renderebbe conto che la felicità è a portata di mano (tranquillità economica a parte) con un uomo che le fa una corte così spudorata.
Si arriva poi all’improbabile epilogo, in cui Tess, che finalmente ha ceduto alla corte di Alec, ritorna da Angel, uccidendo Alec. Ora dico, che bisogno c’era di ucciderlo? Non poteva semplicemente andare via con Angel e sparire dalla circolazione? Anche in questo caso l’atteggiamento masochistico torna a manifestarsi. Lei ha la possibilità di vivere la vita che ha agognato per tutta la seconda metà del romanzo, ma rovina tutto con un omicidio. Si gode i pochi giorni di felicità che le restano, prima di venire immancabilmente catturata e giustiziata.
L’unica volta che Tess prende un’iniziativa personale, esagera. Lei si è autovotata martire e non poteva che essere questo il finale della sua vicenda. Nella sua rassegnazione, nelle sue parole, si avverte fino alla fine quel senso di inadeguatezza che lei avverte. Quando dice ad Angel che la sua felicità con lui in quei pochi giorni insieme è stata troppo grande e che ora è pronta per morire, riassume il motivo che anima il romanzo: Tess non merita la felicità, e ora che ne ha avuta tanta non può chiedere altro alla vita e deve necessariamente andare incontro alla morte.
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